Dal 1° settembre 2025 sono in vigore le nuove Linee guida antincendio per impianti fotovoltaici, pubblicate dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Le nuove regole introducono criteri tecnici più dettagliati in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti, con l’obiettivo di uniformare le pratiche e ridurre le ambiguità interpretative.
Tuttavia, non tutti gli impianti sono soggetti alle nuove disposizioni. Una circolare del 10 settembre 2025 ha chiarito che le linee guida non si applicano agli impianti la cui installazione risulti già avviata alla data del 1° settembre. Sono inclusi in questa esclusione gli impianti per cui risultino attivate le procedure previste dal DPR 151/2011, presentate le pratiche edilizie (SCIA, CILA o altre), sottoscritti contratti vincolanti o avviati i lavori, così come quelli con progettazione definitiva già completata.
Le nuove linee guida si applicano agli impianti fotovoltaici in corrente continua fino a 1500 V installati su edifici civili, commerciali, industriali o rurali. Sono inclusi anche impianti su pergole, tettoie, pensiline e strutture indipendenti dei parcheggi se interferenti con attività soggette al controllo VVF. Restano invece esclusi gli impianti a terra, plug & play, di potenza inferiore a 800 W, agrivoltaici distanti più di 100 metri dagli edifici dell’attività e quelli a concentrazione su strutture ad inseguimento.
Un punto chiave delle nuove disposizioni riguarda la distinzione tra impianti incorporati e non incorporati, oltre a una classificazione specifica tra impianti BAPV (pannelli applicati all’involucro edilizio) e BIPV (pannelli integrati che sostituiscono elementi architettonici).
La sicurezza antincendio è affrontata attraverso una progettazione che parta da una valutazione del rischio, tenendo conto di potenziali inneschi elettrici, propagazione del fuoco, interferenze con vie di fuga e sistemi di evacuazione del fumo, oltre alla presenza di sistemi di accumulo (BESS). In particolare, per i BESS agli ioni di litio, si richiede una valutazione approfondita sul rischio di incendio ed esplosione, con attenzione a compartimentazione, ventilazione e posizionamento.
Le linee guida indicano prescrizioni precise per supporti, inverter, cavi e attraversamenti, con riferimento alle norme CEI, UNI ed EN applicabili. Per gli impianti integrati nelle coperture o facciate, le caratteristiche di reazione e resistenza al fuoco dei materiali sono essenziali. Sono inoltre stabiliti limiti per layout dei generatori, corridoi tecnici, distanze da elementi architettonici e vie di fuga.
In tema di manutenzione, è prevista una serie di controlli periodici documentati, tra cui verifiche biennali del rischio incendio, ispezioni termografiche e controlli funzionali dei dispositivi di protezione e sezionamento.
Infine, l’installazione di impianti fotovoltaici in attività soggette a controlli antincendio è considerata una modifica rilevante, e richiede la presentazione della SCIA antincendio. In caso di aggravio del rischio, per attività di categoria B o C, è obbligatorio anche l’esame progetto.
Queste nuove indicazioni vanno a sostituire le precedenti linee guida del 2012, ponendo maggiore attenzione alla sicurezza e all’integrazione tecnica tra impianti fotovoltaici e strutture edilizie.