11 set 2025
È in preparazione un nuovo decreto-legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro, frutto della collaborazione tra il Ministero del Lavoro e le parti sociali. L’obiettivo è potenziare la prevenzione degli infortuni e rendere più efficaci gli strumenti di controllo, formazione e sostegno alle aziende, anche alla luce delle nuove sfide legate all’evoluzione tecnologica e organizzativa nei luoghi di lavoro.
Tra le principali novità vi è l’introduzione del Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino, uno strumento digitale che, integrato con la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), permetterà di tracciare percorsi formativi e dati contrattuali dei lavoratori. In questo modo, si configura una sorta di “badge” digitale utile a migliorare i controlli e la coerenza documentale, in particolare nei settori più a rischio.
Il decreto prevede anche l’aggiornamento delle linee guida per la valutazione dello stress lavoro-correlato, ormai in vigore dal 2010, per tener conto dei cambiamenti negli ambienti di lavoro, dallo smart working all’uso crescente di tecnologie avanzate.
Inoltre, la formazione sarà resa più selettiva: i corsi validati dagli organismi paritetici dovranno rispondere a requisiti più stringenti. Particolare attenzione è riservata ai preposti, per i quali si raccomanda la formazione obbligatoriamente in presenza, sia in aula sia sul campo, e documentata con evidenze chiare.
Il decreto promuove anche interventi informativi nelle scuole, per sensibilizzare sin da giovani sui temi della sicurezza. Le PMI potranno beneficiare di sostegni economici per adottare Modelli Organizzativi e Sistemi di Gestione della Sicurezza (SGSL/MOG), strumenti che rafforzano le responsabilità e la prevenzione interna.
In parallelo, sono previsti fondi per attività formative aggiuntive rispetto all’obbligo di legge, con focus su comparti ad alto rischio come edilizia, logistica e trasporti, anche tramite l’utilizzo dei Fondi Interprofessionali.
Nel settore edile, il provvedimento punta a rafforzare tre aspetti chiave:
una formazione mirata ai rischi specifici di cantiere;
una maggiore tracciabilità documentale, con allineamento tra DVR, POS e registri formativi;
una gestione del rischio aggiornata, con particolare attenzione a violenza, molestie e spazi confinati.
I datori di lavoro, gli RSPP, i preposti e i coordinatori dovranno adeguare i documenti di valutazione dei rischi includendo le nuove linee guida e prepararsi all’adozione di procedure più rigorose anche in attesa dei futuri decreti attuativi.
La Ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha commentato così l’iniziativa:
“L’obiettivo del confronto avviato a Palazzo Chigi è stato fin dall’inizio quello di definire nuove iniziative concrete per ridurre i rischi di infortunio e rafforzare la cultura della prevenzione. Il testo che stiamo finalizzando riflette la collaborazione con le parti sociali e potrà accogliere ulteriori miglioramenti durante l’iter parlamentare.”
Assosistema Confindustria ha accolto positivamente il decreto, ma sottolinea che la formazione da sola non basta. L’associazione propone un modello integrato che combini tecnologie smart, DPI avanzati e sistemi di monitoraggio in grado di prevenire i rischi e intervenire tempestivamente, soprattutto nei casi di cadute dall’alto, tra le cause principali degli incidenti sul lavoro.
Il testo del decreto è in fase di definizione. Solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la conversione in legge le misure diventeranno operative. Alcuni aspetti, come le risorse finanziarie o i decreti attuativi, potranno essere modificati in fase di approvazione definitiva.
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