08 set 2025
Con il Decreto Direttoriale del 3 settembre 2025, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha introdotto una novità di rilievo nel panorama degli incentivi alle rinnovabili. Grazie all’aggiornamento del DM FER X Transitorio, il Governo apre ufficialmente la strada a una nuova procedura competitiva che premia la filiera industriale europea e, in particolare, gli impianti fotovoltaici che non utilizzano componenti di origine cinese.
L’iniziativa si inserisce nel contesto della strategia Net-Zero Industry Act (NZIA) e mira a favorire lo sviluppo di una produzione resiliente e meno dipendente da fornitori esterni all’Unione Europea, con una quota incentivabile riservata appositamente a chi rispetta criteri stringenti sull’origine dei materiali.
A partire dal 16 settembre 2025, e fino al 26 settembre, sarà possibile inviare le manifestazioni di interesse attraverso il Portale FER-X del GSE. La procedura NZIA riguarda impianti fotovoltaici di potenza superiore a 1 MW che rispettano precise condizioni di origine dei componenti, come:
La conformità dovrà essere prima autodichiarata tramite DSAN, e successivamente comprovata con apposita documentazione tecnica, come il Factory Inspection Certificate per moduli e inverter e altri documenti su richiesta.
Il Decreto stabilisce tre soglie di contingente per questa nuova procedura:
Per il calcolo della curva di domanda, il GSE considererà il minore tra: la somma delle potenze delle manifestazioni di interesse (decurtata del 10%) e il contingente disponibile. Le graduatorie saranno pubblicate entro 45 giorni dalla chiusura della finestra di presentazione, e comunque non oltre il 31 dicembre 2025.
Per poter partecipare, l’impianto deve risultare già “Validato” sul sistema GAUDÌ (interoperabile con il Portale FER-X) prima dell’iscrizione. Non saranno accettate domande presentate tramite canali alternativi.
I prezzi di esercizio base per il fotovoltaico sono i seguenti:
L’offerta presentata in fase di domanda consisterà in una riduzione percentuale sul prezzo superiore, utile al calcolo del prezzo di aggiudicazione finale.
Con questa mossa, il Governo punta a incentivare una filiera produttiva più autonoma e tecnologicamente evoluta, in linea con gli obiettivi strategici europei sulla sicurezza energetica e industriale.
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