logo
CarrelloAccount

CAM edilizia: diventano immediatamente operativi anche per le ristrutturazioni

CAM edilizia: diventano immediatamente operativi anche per le ristrutturazioni

14 lug 2025

Con l’approvazione di un emendamento al Decreto Infrastrutture (DL 73/2025), cambia radicalmente l'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nell’ambito degli appalti pubblici per lavori di ristrutturazione. D’ora in avanti, le Stazioni Appaltanti non dovranno più attendere specifiche indicazioni da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE): i CAM edilizia saranno immediatamente applicabili anche agli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, inclusi quelli con demolizione e ricostruzione.

Un cambio di passo nelle gare pubbliche

La modifica, introdotta su iniziativa dell’on. Mauro Rotelli (FdI) e approvata in Commissione Ambiente alla Camera durante l’esame del disegno di legge di conversione del decreto, incide sull’articolo 57 del Codice Appalti. Fino ad ora, l'applicazione dei CAM in caso di ristrutturazioni era subordinata alla pubblicazione di decreti attuativi del MASE, mai formalmente emanati.

La novità normativa consente ora alle Stazioni Appaltanti di riferirsi direttamente ai CAM edilizia esistenti – regolati dal DM 23 giugno 2022 e aggiornati con DM 5 agosto 2024 – per impostare i criteri ambientali delle gare di progettazione e lavori.

CAM edilizia: cosa cambia per le Stazioni Appaltanti

Con la modifica introdotta, la norma prevede che, per gli appalti pubblici di ristrutturazione (anche quelli con demolizione e ricostruzione), i CAM siano adottati “per quanto possibile” in base alla tipologia e localizzazione dell’intervento. Si fa dunque riferimento diretto ai criteri ambientali minimi già esistenti, evitando ritardi e incertezze legate all’attesa di ulteriori regolamentazioni.

I CAM edilizia definiscono parametri ambientali obbligatori da tenere in considerazione nelle specifiche tecniche di progetto, nella selezione dei materiali, nelle clausole contrattuali e persino nella valutazione dei progettisti. L’obiettivo è favorire scelte sostenibili, ridurre l’impatto ambientale e promuovere l’economia circolare lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio.

Il valore giuridico dei CAM: obblighi e responsabilità

La natura vincolante dei CAM è stata più volte confermata dalla giurisprudenza e dall’ANAC: non si tratta di semplici indirizzi, ma di obblighi cogenti per tutte le Stazioni Appaltanti. Anche se una gara viene pubblicata in difformità dai CAM, ciò non annulla la loro obbligatorietà, che può essere fatta valere in sede di verifica dei requisiti e nella fase di esecuzione del contratto.

La recente modifica rappresenta un ulteriore rafforzamento del principio secondo cui i criteri ambientali devono essere parte integrante della gestione degli appalti pubblici, a partire dalla progettazione.

Condividi su: