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Assicurazione Catastrofi Naturali per le Imprese: cosa prevede la Legge di Bilancio 2024

Assicurazione Catastrofi Naturali per le Imprese: cosa prevede la Legge di Bilancio 2024

19 mag 2025

A partire dal 2025, tutte le imprese italiane saranno obbligate a stipulare una polizza assicurativa contro le catastrofi naturali, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024 e dal Decreto Ministeriale n. 18/2025. Si tratta di un importante intervento normativo volto a tutelare il tessuto imprenditoriale nazionale dai danni provocati da eventi climatici estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.

L’obbligo assicurativo catastrofi naturali riguarda tutte le aziende iscritte al Registro delle Imprese, senza distinzioni per forma giuridica, settore o dimensione. L’unica eccezione è rappresentata dalle imprese agricole, come definite dall’art. 2135 del Codice Civile. Le aziende che non si adegueranno rischiano non solo di dover affrontare autonomamente eventuali danni, ma anche di perdere l’accesso a contributi, agevolazioni e fondi pubblici, in particolare in occasione di eventi calamitosi.

Scadenze da rispettare

Il calendario previsto per l’obbligo di assicurazione contro eventi calamitosi per le imprese varia in base alla dimensione dell’azienda. Le grandi imprese devono adeguarsi entro il 31 marzo 2025, le medie imprese entro il 1° ottobre 2025, mentre micro e piccole imprese avranno tempo fino al 31 dicembre 2025. Per le attività nei settori pesca e acquacoltura, la scadenza è ugualmente fissata a fine anno.

Cosa copre la polizza cat nat obbligatoria

La nuova copertura assicurativa obbligatoria per eventi naturali deve includere i danni materiali e diretti causati da alluvioni, esondazioni, inondazioni, terremoti e frane. Sono invece esclusi fenomeni come mareggiate, maremoti, bradisismo, slavine, bombe d’acqua e tutte le infiltrazioni causate da carenze strutturali o errori umani. Restano esclusi anche i danni indiretti, come quelli legati alla sospensione dell’attività (business interruption).

I beni soggetti all’obbligo assicurativo sono quelli strumentali all’attività d’impresa: terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, come previsto dall’art. 2424 del Codice Civile. Non sono inclusi nell’obbligo le merci, né gli immobili costruiti abusivamente o senza le necessarie autorizzazioni edilizie.

Anche in caso di locazione, leasing o uso promiscuo dell’immobile, l’impresa utilizzatrice è tenuta a stipulare la polizza, salvo che il proprietario abbia già provveduto a farlo. Lo stesso vale per attività artigianali, negozi, studi professionali o B&B, se registrati come imprese.

Come viene calcolata la somma assicurata

Il valore assicurato varia a seconda del bene da coprire. Per i fabbricati si considera il valore di ricostruzione a nuovo, per impianti e macchinari il costo di rimpiazzo, mentre per i terreni si fa riferimento alle spese di bonifica e ripristino. È inoltre previsto uno scoperto minimo del 15% del danno per le imprese con somma assicurata fino a 30 milioni di euro.

Obblighi anche per le compagnie assicurative

Le compagnie di assicurazione avranno tempo fino al 31 marzo 2025 per adeguare i propri prodotti alle nuove regole. Le polizze assicurative già in vigore dovranno essere aggiornate al primo rinnovo utile o al pagamento successivo, a seconda della frequenza di pagamento prevista dal contratto.

Cosa succede se non ci si assicura

Il mancato rispetto dell’obbligo comporterà gravi conseguenze per le imprese, che potrebbero essere escluse da bandi, contributi e agevolazioni pubbliche. Inoltre, in caso di calamità, un’impresa non assicurata dovrà affrontare i danni interamente con risorse proprie, con rischi potenzialmente devastanti per la continuità aziendale.

È possibile estendere la copertura?

Sì, le imprese possono facoltativamente estendere la propria polizza includendo rischi esclusi dalla normativa, come le bombe d’acqua o i danni da interruzione dell’attività. In questi casi è consigliabile rivolgersi al proprio assicuratore per una consulenza personalizzata.

 

Il nuovo obbligo di assicurazione contro eventi catastrofali per le imprese italiane rappresenta un passo decisivo verso una maggiore sicurezza e resilienza del sistema produttivo. Le aziende sono chiamate a un atto di responsabilità, che potrà fare la differenza nei momenti di emergenza climatica.

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