Bonus Mobili e Bonus Verde nel 730-2025: come compilare il modello, quando spetta la detrazione e quali documenti conservare
26 mag 2025
Nel modello 730/2025, accanto alle classiche detrazioni per interventi edilizi, trovano spazio anche due agevolazioni fiscali molto apprezzate dai contribuenti: il Bonus Mobili e il Bonus Verde. Entrambi permettono di ottenere uno sconto IRPEF del 50%, ma con regole e requisiti specifici, che è fondamentale conoscere per evitare errori in fase di dichiarazione dei redditi.
Contrariamente a quanto accade per le ristrutturazioni edilizie, per queste due agevolazioni non è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico parlante. È sufficiente utilizzare strumenti tracciabili come carta di credito, bancomat o bonifico ordinario. Anche gli acquisti online sono ammessi, purché siano conservati i documenti che ne attestano il pagamento.
Bonus Verde: dove si indica e cosa serve
Il Bonus Verde 2024 ha consentito di detrarre il 50% delle spese sostenute per la sistemazione di aree verdi private, la realizzazione di impianti di irrigazione, la costruzione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili. La detrazione è ripartita in 10 anni e si applica solo se gli interventi sono stati effettuati da professionisti, con fattura e pagamento tracciabile. Non sono ammissibili i lavori fai da te.
Per beneficiare del bonus, la spesa – nel limite massimo di 5.000 euro – deve essere indicata nella Sezione III A del quadro E del 730, utilizzando il codice 12. La documentazione da conservare comprende la fattura, che deve specificare la natura straordinaria dell’intervento, e la ricevuta del pagamento.
Bonus Mobili 2024: quando è valido e dove inserirlo nel 730
Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è legato a doppio filo ai lavori di ristrutturazione. È infatti riconosciuto solo se l'acquisto degli arredi è connesso ad un intervento edilizio già avviato. Non sono valide, invece, le spese abbinate a lavori legati al Bonus Barriere Architettoniche o all’Ecobonus, anche se prevedono anch’essi detrazioni al 50%.
L’agevolazione copre una vasta gamma di articoli: letti, armadi, tavoli, sedie, librerie, scrivanie, divani, materassi, oltre a grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A (per i forni, E per lavatrici, frigoriferi, ecc.), così come le spese di trasporto e montaggio. Non rientrano invece nel bonus porte, parquet, tende, tendaggi o altri elementi di arredo decorativo.
Il limite di spesa per il 2024 è fissato a 5.000 euro e va indicato nella Sezione III C, rigo E57 del quadro E. In caso di acquisti a rate o tramite finanziamento, la detrazione è comunque valida, ma solo se il pagamento viene effettuato in modo tracciabile dalla società finanziaria e il contribuente conserva la prova dell’operazione.
Documenti da conservare e regole sui pagamenti
Per usufruire del Bonus Mobili è essenziale che le spese siano state sostenute dopo l’avvio dei lavori di ristrutturazione, anche se non sono ancora concluse. In caso di lavori per cui non è richiesta la CILA, l’inizio può essere autocertificato. Per chi ha acquistato l’immobile da un’impresa, le spese devono essere sostenute dopo il rogito notarile.
In termini di documentazione, bisogna conservare:
- Fatture o scontrini parlanti con il codice fiscale del beneficiario;
- Ricevute di pagamento tramite carta, bonifico o bancomat;
- In caso di acquisti online senza fattura, estratto conto della carta di credito.
Non è richiesto l’invio dei dati all’ENEA: come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, l’omissione o il ritardo nella trasmissione non comporta la perdita della detrazione, trattandosi di spese non legate al risparmio energetico diretto.
Chi ha sostenuto spese per arredamento o sistemazione del verde nel 2024 può indicarle nel modello 730/2025 e ottenere una detrazione IRPEF pari al 50%. Tuttavia, è fondamentale rispettare i requisiti previsti, compilare correttamente il quadro E e conservare tutta la documentazione, per essere pronti in caso di controlli da parte del Fisco o del CAF.
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