22 dic 2025
Dal 25 dicembre 2025 entra ufficialmente in vigore il Conto Termico 3.0, il nuovo sistema di incentivazione dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili attraverso impianti di piccola taglia. Dopo un iter lungo e articolato, il decreto attuativo è destinato a sostituire e aggiornare il meccanismo introdotto nel 2016, ampliandone il perimetro applicativo e ridefinendo criteri, beneficiari e intensità degli incentivi.
Il quadro regolatorio è delineato dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre 2025, che stabilisce le nuove modalità di accesso, le spese ammissibili e le percentuali di contributo riconoscibili.
Il Conto Termico 3.0 si rivolge agli interventi di produzione di energia termica e di miglioramento dell’efficienza energetica realizzati tramite impianti di dimensioni contenute. Rientrano nel perimetro del decreto gli impianti con potenza termica inferiore a 2 MW e, per quanto riguarda il solare termico, quelli con superficie del campo solare inferiore a 2.500 metri quadrati. Gli interventi di dimensioni superiori saranno invece disciplinati da un successivo provvedimento ministeriale.
Rispetto alla versione precedente, il nuovo Conto Termico introduce un sistema più inclusivo, estendendo la platea dei soggetti beneficiari. Possono accedere agli incentivi le amministrazioni pubbliche, i soggetti privati, gli enti del terzo settore, nonché le configurazioni di autoconsumo collettivo e le Comunità Energetiche Rinnovabili.
Le amministrazioni pubbliche possono beneficiare del Conto Termico 3.0 per l’intera gamma di interventi ammessi dal decreto, sia in ambito di efficienza energetica sia per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, purché realizzati su edifici di proprietà pubblica.
I soggetti privati, inclusi gli enti del terzo settore, possono invece accedere agli incentivi con modalità differenziate in base alla destinazione d’uso dell’edificio. In ambito residenziale civile sono ammessi esclusivamente interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza. Negli edifici civili non residenziali e nel settore terziario, il perimetro degli interventi incentivabili si amplia, includendo anche misure di efficienza energetica sull’involucro e sugli impianti.
Per quanto riguarda le Comunità Energetiche Rinnovabili e le configurazioni di autoconsumo, la richiesta di accesso agli incentivi può essere presentata direttamente dai soggetti interessati oppure, analogamente alle ESCO, tramite il soggetto referente individuato secondo le regole operative definite dal GSE.
Il Conto Termico 3.0 introduce alcune innovazioni rilevanti rispetto al meccanismo in vigore dal 2016. Tra le più significative vi è l’equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche, una scelta che amplia l’accesso agli incentivi per scuole, strutture socio-sanitarie e organizzazioni non profit.
Vengono inoltre rivisti i massimali di spesa, sia specifici sia assoluti, per adeguarli all’evoluzione dei prezzi di mercato degli ultimi anni. Un altro elemento di rilievo è l’estensione degli interventi di efficienza energetica anche agli edifici non residenziali privati, ambito che in precedenza era riservato quasi esclusivamente alla Pubblica Amministrazione.
Per amministrazioni pubbliche, enti del terzo settore e soggetti privati operanti nel settore terziario, il Conto Termico 3.0 incentiva una serie articolata di interventi finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti già dotati di impianto di climatizzazione.
Rientrano tra gli interventi agevolabili l’isolamento termico delle superfici opache, la sostituzione di infissi, l’installazione di sistemi di schermatura solare, la trasformazione degli edifici in strutture a energia quasi zero, il rinnovo dei sistemi di illuminazione con soluzioni ad alta efficienza e l’adozione di sistemi di building automation per la gestione intelligente degli impianti.
Il decreto prevede inoltre la possibilità di incentivare l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, a condizione che tali interventi siano realizzati contestualmente alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore elettriche.
Accanto agli interventi sull’involucro e sugli impianti, il Conto Termico 3.0 incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili attraverso una pluralità di soluzioni tecnologiche. Sono agevolabili, tra gli altri, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, sistemi ibridi, generatori a biomassa, impianti solari termici, nonché la sostituzione di scaldacqua elettrici tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.
Rientrano inoltre tra gli interventi incentivabili l’allaccio a reti di teleriscaldamento efficienti e l’installazione di unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili.
Il contributo riconosciuto dal Conto Termico 3.0 può arrivare fino al 65% delle spese ammissibili. In casi specifici, tuttavia, l’incentivo può coprire fino al 100% dei costi, in particolare per gli interventi realizzati su edifici pubblici situati in comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, sugli edifici scolastici e sulle strutture sanitarie, comprese quelle residenziali e assistenziali del Servizio Sanitario Nazionale, come già previsto dal DL 104/2020.
Sia i soggetti privati sia le amministrazioni pubbliche possono accedere agli incentivi anche tramite Comunità Energetiche Rinnovabili o configurazioni di autoconsumo collettivo.
L’entrata in vigore del Conto Termico 3.0 arriva al termine di un percorso particolarmente articolato. Dopo una prima consultazione pubblica avviata nel 2024, una bozza del decreto ha iniziato a circolare nel febbraio 2025 ed è stata successivamente confermata in Conferenza Unificata. Tuttavia, per diversi mesi il provvedimento è rimasto sospeso, in attesa dei pareri tecnici e delle valutazioni economiche.
Solo a settembre 2025 il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, fissando la data di avvio al 25 dicembre. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore, il GSE dovrà ora definire le regole applicative per l’accesso agli incentivi, passaggio fondamentale per rendere pienamente operativa la misura.
Con il Conto Termico 3.0 si apre dunque una nuova fase per gli incentivi all’efficienza energetica e alle rinnovabili termiche, in un contesto in cui la stabilità delle regole e la rapidità delle procedure saranno determinanti per la reale efficacia dello strumento.
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