27 nov 2025
l Conto Termico 3.0 entrerà ufficialmente in vigore il 25 dicembre 2025, aprendo una nuova stagione di contributi destinati all’efficientamento energetico degli edifici e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il provvedimento è stato definito dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 26 settembre, e ridisegna l’intero quadro delle agevolazioni aggiornando il precedente Conto Termico del 2016.
Il decreto disciplina il sistema degli incentivi per gli impianti di piccole dimensioni, ovvero quelli con potenza termica inferiore a 2 MW e, nel caso del solare termico, con superfici fino a 2.500 mq. Gli impianti di taglia superiore saranno oggetto di un regolamento autonomo che verrà emanato con successivo decreto ministeriale.
L’accesso ai contributi è previsto per una platea ampia di beneficiari: amministrazioni pubbliche, soggetti privati, enti del terzo settore e, elemento di novità, anche configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili. Ciascuna categoria potrà intervenire secondo specifici ambiti: nel settore pubblico tutti gli interventi previsti dal decreto sono ammessi, mentre per i privati l’efficientamento energetico riguarda esclusivamente gli edifici non residenziali, mentre nel residenziale restano ammissibili solo gli impianti rinnovabili e i sistemi ad alta efficienza.
Le richieste di incentivo potranno essere presentate direttamente dai soggetti interessati o attraverso il referente della configurazione energetica, analogamente a quanto già avviene per le ESCO.
Il Conto Termico 3.0 introduce alcuni aggiornamenti rilevanti rispetto alla precedente versione del 2016. Tra le novità figurano l’equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche, la revisione dei massimali di spesa per adeguarli all’evoluzione dei prezzi di mercato e l’estensione agli edifici privati non residenziali degli interventi di efficienza energetica, prima riservati esclusivamente alla Pubblica Amministrazione.
Per pubbliche amministrazioni, enti del terzo settore e soggetti privati che intervengono su edifici del terziario, il Conto Termico 3.0 copre una vasta gamma di lavori volti all’incremento delle prestazioni energetiche. Tra questi rientrano l’isolamento termico delle superfici opache, la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari, gli interventi che portano l’edificio a diventare “a energia quasi zero”, la sostituzione degli impianti di illuminazione, l’adozione di sistemi di building automation e l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, a condizione che siano abbinate alla sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore. Anche l’installazione di impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo è ammessa, purché accompagnata alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente con pompe di calore elettriche.
Il nuovo schema incentivante sostiene inoltre gli interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Ne fanno parte la sostituzione degli impianti di climatizzazione con pompe di calore elettriche o a gas che sfruttano energia aerotermica, geotermica o idrotermica; l’adozione di sistemi ibridi o bivalenti; la sostituzione degli impianti esistenti con generatori a biomassa, inclusi sistemi ibridi; l’installazione di impianti solari termici anche per solar cooling o processi produttivi; la sostituzione degli scaldacqua elettrici con apparecchi a pompa di calore; il collegamento a reti di teleriscaldamento efficienti e la sostituzione degli impianti con unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili. In diversi casi, per impianti di potenza superiore a 200 kW o per campi solari oltre i 100 mq, è richiesta la contabilizzazione del calore.
Il Conto Termico 3.0 prevede un contributo fino al 65% delle spese ammissibili. La percentuale può salire fino al 100% per gli interventi realizzati su edifici pubblici di Comuni con meno di 15.000 abitanti, per le scuole e per le strutture ospedaliere e sanitarie, anche residenziali, come stabilito dal Decreto-Legge 104/2020. È inoltre possibile accedere agli incentivi nell’ambito delle comunità energetiche o delle configurazioni di autoconsumo.
Il percorso di definizione del Conto Termico 3.0 è stato complesso e ha richiesto quasi due anni. Dopo una consultazione pubblica nel 2024, una prima bozza del decreto — datata 20 febbraio 2025 — era stata approvata in Conferenza Unificata, ma per mesi il testo non aveva avuto seguito. L’ANCI, ad aprile 2025, aveva sollecitato chiarimenti al Ministero, mentre a maggio la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava aveva chiarito che si era in attesa del parere tecnico del MEF.
La versione definitiva del decreto è stata pubblicata in Gazzetta il 26 settembre 2025 e sarà pienamente operativa a partire dal 25 dicembre. Entro 60 giorni da tale data, il GSE — soggetto responsabile della gestione degli incentivi — dovrà definire le regole applicative per la presentazione delle domande.
17 nov 2025