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Decreto FER X Transitorio: al via il primo bando per le energie rinnovabili con 9,7 miliardi di euro

Decreto FER X Transitorio: al via il primo bando per le energie rinnovabili con 9,7 miliardi di euro

03 giu 2025

Dal 3 giugno 2025 è ufficialmente attiva la prima procedura competitiva del Decreto FER X Transitorio, lo strumento introdotto dal Governo per incentivare la realizzazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di un meccanismo pensato per supportare tecnologie ormai mature e prossime alla competitività di mercato, come fotovoltaico, eolico, idroelettrico e impianti di trattamento di gas residuati da processi di depurazione.

Approvato con decreto del Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, di concerto con il Ministero dell’Economia, il provvedimento rientra nell’ambito della Missione RePowerEU del PNRR e mira a sostenere la transizione verso un’economia a zero emissioni nette, favorendo la nascita di nuova capacità rinnovabile attraverso un sistema di incentivi basato su criteri di competitività, efficienza e sostenibilità economica.

Chi può accedere e quali impianti sono ammessi

Il Decreto FER X Transitorio definisce le condizioni per accedere al meccanismo di supporto sia per impianti nuovi sia per impianti già esistenti oggetto di interventi migliorativi. In particolare, sono ammessi:

  • interventi di nuova costruzione;
  • interventi di rifacimento integrale o parziale;
  • potenziamenti su impianti esistenti (con accesso limitato alla nuova sezione aggiuntiva).

Gli impianti devono appartenere alle seguenti tipologie:

  • solare fotovoltaico,
  • eolico (onshore),
  • idroelettrico,
  • impianti per il trattamento del gas residuato da processi di depurazione.

Dotazione finanziaria e durata dell’incentivo

Il sistema di incentivazione sarà attivo fino al 31 dicembre 2025 e mette a disposizione una dotazione complessiva pari a 9,7 miliardi di euro. Tale cifra è stata calcolata tenendo conto dei costi di mercato delle tecnologie, ma il sostegno netto effettivo potrà essere inferiore qualora i prezzi dell’energia elettrica risultino superiori rispetto alle stime iniziali.

Il decreto stabilisce una chiara distinzione tra impianti superiori a 1 MW e quelli di potenza uguale o inferiore:

1. Impianti oltre 1 MW: al via la prima procedura competitiva

Per gli impianti con potenza superiore a 1 MW, l’accesso agli incentivi è regolato da procedura pubblica competitiva, la prima delle quali è aperta dal 3 giugno al 24 giugno 2025, attraverso il Portale FER X disponibile sul sito del GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

I progetti devono essere presentati rispettando le Regole Operative, recentemente approvate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che definiscono tutti i criteri di partecipazione e selezione. Entro 90 giorni dalla chiusura del bando, il GSE pubblicherà le graduatorie.

Gli impianti ammessi dovranno entrare in esercizio entro 36 mesi dalla pubblicazione della graduatoria. In caso di ritardi:

  • per i primi 9 mesi è prevista una decurtazione dello 0,2% al mese sul prezzo di aggiudicazione,
  • nei successivi 6 mesi, la decurtazione sarà dello 0,5% mensile,
  • dopo 15 mesi di ritardo, l’impianto perderà il diritto all’incentivo e sarà dichiarata la decadenza dalla graduatoria, con escussione della garanzia definitiva.

2. Impianti fino a 1 MW: accesso diretto

Per impianti con potenza nominale cumulata ≤ 1 MW, il decreto FER X Transitorio prevede una modalità semplificata di accesso. Non è necessaria la partecipazione alla procedura competitiva: sarà sufficiente trasmettere la comunicazione di avvio lavori e completare l’entrata in esercizio entro 36 mesi.

Il limite massimo di capacità incentivabile per questa categoria è fissato in 3 GW complessivi. Qualora l’impianto non entri in esercizio entro il termine previsto, perderà il diritto all’incentivo.

Modalità di gestione e controllo dei progetti

L’intera gestione del meccanismo è affidata al GSE, che:

  • riceverà le manifestazioni di interesse e valuterà i progetti;
  • elaborerà le graduatorie;
  • verificherà il miglioramento energetico dichiarato, richiedendo la presentazione degli Attestati di Prestazione Energetica (APE).

Solo i progetti con un miglioramento energetico pari ad almeno il 30% rispetto alla situazione pre-intervento saranno considerati ammissibili. Come già stabilito per altri incentivi pubblici, è vietato finanziare interventi che prevedano l’uso diretto di combustibili fossili.

Il ruolo delle ESCo e il sostegno economico

Gli unici soggetti abilitati a presentare i progetti e accedere ai finanziamenti sono le ESCo (Energy Service Company). A loro è riservato il sostegno finanziario, così strutturato:

  • Sovvenzione a fondo perduto pari al 65% del costo degli interventi;
  • Prestito agevolato fino al 35%, erogato da banche convenzionate su richiesta della ESCo.

Nel dettaglio, dei 9,7 miliardi complessivi:

  • 1.331 milioni di euro sono destinati alle sovvenzioni,
  • 50 milioni di euro sono riservati ai prestiti.

Il commento del Ministro Pichetto Fratin

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha definito il FER X “uno strumento moderno e competitivo, in grado di attrarre investimenti e accelerare la transizione energetica del Paese”. Grazie a questa prima procedura, il Governo prevede di attivare fino a 11 GW di nuova capacità rinnovabile, contribuendo alla sostenibilità economica del sistema elettrico nazionale e all’integrazione crescente delle fonti verdi nel mercato energetico.

Il decreto si colloca tra le misure chiave previste per raggiungere i target di decarbonizzazione entro il 2030, offrendo un volano di crescita al comparto industriale legato all’energia pulita e sostenibile.

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