Il punto sugli investimenti nel settore edilizio: due situazioni opposte tra pubblico e privato
18 apr 2025
Il 2025 si presenta come un anno di forti contrasti per il settore delle costruzioni in Italia. Da una parte si assiste a un deciso slancio degli investimenti pubblici, sostenuto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR); dall’altra, si rileva una marcata battuta d’arresto del mercato edilizio privato, penalizzato dalla fine di alcune agevolazioni fiscali e da un clima economico meno favorevole.
Opere pubbliche in forte espansione: +16%
Il comparto delle opere pubbliche sta vivendo una fase di crescita senza precedenti. Secondo ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), nel 2025 si stima un aumento del +16% degli investimenti pubblici, trainati dai fondi europei del PNRR, che prevede oltre 54 miliardi di euro di lavori da avviare e completare tra il 2025 e il 2026.
Gli ambiti di intervento principali includono:
- Infrastrutture viarie e ferroviarie
- Edilizia scolastica e sanitaria
- Messa in sicurezza del territorio
- Rigenerazione urbana e transizione energetica
Il PNRR, insomma, si sta rivelando il vero motore del settore edilizio pubblico, fungendo da cuscinetto anticrisi e strumento di modernizzazione del paese.
Mercato edilizio privato in calo: -7%
All’opposto, il settore privato dell’edilizia sta attraversando una fase di contrazione significativa, con una previsione di calo del -7% nel 2025. A pesare maggiormente è il drastico ridimensionamento degli incentivi fiscali, in particolare:
- Fine del Superbonus 110%, sostituito da agevolazioni più contenute: 65%, 50% o addirittura 36% a seconda degli interventi e della tipologia di immobile.
- Diminuzione della manutenzione straordinaria, prevista in flessione del 30% per effetto della minore convenienza economica.
- Rallentamento dell’edilizia abitativa nuova, in calo del 2,6%, anche a causa di una ridotta concessione di mutui e finanziamenti bancari.
Questo scenario sta generando una situazione di stallo nel mercato immobiliare privato, con conseguente rallentamento dell’attività di progettisti, imprese, e tecnici coinvolti in ristrutturazioni o nuove costruzioni.
Un settore in transizione
L’attuale dinamica tra pubblico e privato evidenzia un cambiamento strutturale nel settore edilizio italiano:
- Il pubblico si rafforza, spinto da strategie nazionali ed europee di lungo periodo.
- Il privato è in attesa di un nuovo ciclo di incentivi e politiche di sostegno più stabili.
Questo doppio binario richiede una forte capacità di adattamento da parte di professionisti, imprese e amministrazioni locali, chiamati a riorientare competenze e investimenti in base al nuovo contesto.
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