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Rinnovato il CCNL Edilizia: più tutele, più trasparenza, più formazione

Rinnovato il CCNL Edilizia: più tutele, più trasparenza, più formazione

14 apr 2025

Il 21 febbraio 2025 è stato siglato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore edile, che entrerà in vigore retroattivamente dal 1° febbraio 2025 e resterà valido fino al 30 giugno 2028. L’accordo, raggiunto tra le principali organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali del comparto, rappresenta un passo avanti importante per il settore, sia in termini di riconoscimento economico dei lavoratori, sia per l’impatto su trasparenza, sicurezza e qualità dell’occupazione.

Aumenti retributivi strutturali

Al centro del rinnovo c’è l’aumento salariale complessivo di 180 euro per i lavoratori inquadrati al primo livello (parametro 100). Questo incremento sarà distribuito in tre tranche:

  • 80 euro a partire da febbraio 2025
  • 50 euro da marzo 2026
  • 50 euro da marzo 2027

Un adeguamento che risponde all’esigenza di recuperare il potere d’acquisto perso negli ultimi anni a causa dell’inflazione e che si traduce in un aumento complessivo del 18% dei minimi tabellari. Un risultato non scontato in un periodo in cui il settore, pur in ripresa, deve ancora fare i conti con oscillazioni economiche e una transizione in atto sul piano ambientale e tecnologico.

Legalità e trasparenza: arriva il Modello DUE

Tra le innovazioni più significative spicca l’introduzione del Modello DUE (Denuncia Unica Edile), che diventerà operativo dal 1° ottobre 2025. Questo strumento obbligherà le imprese a comunicare mensilmente alla Cassa Edile una denuncia completa e omogenea dei lavoratori e delle attività in corso. L’obiettivo è contrastare con decisione le irregolarità nei cantieri, facilitare i controlli, evitare le cosiddette “sottodenunce” e rafforzare la tracciabilità dei rapporti di lavoro.

Questa misura va letta nel più ampio quadro delle strategie di contrasto al lavoro sommerso, sempre più centrali in un settore dove la concorrenza sleale rischia di penalizzare le imprese regolari e gli operai più qualificati.

Trasferte semplificate, ma più chiare

Un’altra novità di rilievo riguarda la gestione delle trasferte. Per i cantieri avviati dopo il 1° ottobre 2025, verrà applicata una nuova regolamentazione nazionale, superando la frammentazione delle regole regionali. Questo cambio punta a semplificare la burocrazia per le imprese, riducendo gli adempimenti e garantendo comunque una tutela equa per i lavoratori impiegati lontano dalla sede abituale.

Formazione al centro: nasce il Catalogo Formativo Nazionale

Con questo rinnovo, le parti sociali hanno voluto anche dare un impulso alla qualificazione professionale. Viene infatti istituito un Catalogo Formativo Nazionale, articolato in tre sezioni:

  1. Corsi professionalizzanti
  2. Corsi obbligatori in materia di salute e sicurezza
  3. Altri corsi specifici per esigenze settoriali

Questo strumento, costruito con il supporto del Formedil, punta a uniformare la qualità dell’offerta formativa e a favorire l’accesso gratuito (o a costi agevolati) a percorsi che rafforzano le competenze dei lavoratori.

Previdenza complementare e straordinario regolato

Infine, il contratto aggiorna anche la disciplina dello straordinario, fissando un tetto massimo di 250 ore annue, di cui 150 effettuabili solo con il consenso esplicito del lavoratore. Sul fronte previdenziale, le parti si sono impegnate a definire entro marzo 2025 nuove linee guida per il fondo Prevedi, con particolare attenzione ai nuovi ingressi nel mondo del lavoro.

Un contratto che guarda al futuro del settore

In un momento di forte trasformazione per il comparto edile – stretto tra l’innovazione tecnologica, la sfida della sostenibilità e la necessità di regole chiare – questo rinnovo contrattuale si propone come una risposta concreta alle esigenze di lavoratori e imprese. Aumentano i salari, si migliora la trasparenza, si investe sulla formazione e si semplificano le regole. È un segnale di fiducia e una scommessa sul valore del lavoro regolare e qualificato come motore di crescita per tutto il settore.

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